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RIFUGIO/CAPANNA AI CADUTI DELL'ADAMELLO

Questo rimarrà per sempre il “Rifugio del Papa”. E’ qui - a 3 mila metri di quota - che Papa Wojtyla venne per sciare
sul ghiacciaio dell’Adamello assieme al Presidente della Repubblica Pertini (che si limitò ad osservarlo fumando la
pipa). Era il luglio del 1984. Questo è un Rifugio costruito in posizione estrema, nei pressi di una casermetta militare
utilizzata dagli italiani durante la Grande Guerra, ai margini del ghiacciaio più vasto delle Alpi, meta di molti alpinisti ed escursionisti d’alta quota. A causa del ritiro dei ghiacci che ha modificato l’equilibrio del versante, il Rifugio è stato completamente ristrutturato.

Apertura:
Da metà marzo a inizio maggio
Dal 20 giugno al 20 settmebre
Prima dell'escursione si consiglia di verificare l’effettiva apertura del rifugio contattando il gestore

Itinerari
Dal Rifugio Caduti dell’Adamello tutti gli itinerari presentano difficoltà alpinistiche e richiedono capacità di muoversi su rocce e ghiaccio. La salita alla Lobbia Alta è l’itinerario più breve (40 minuti di cammino) ma dal Rifugio si parte anche per salire sull’Adamello (ore 4 di cammino) per la traversata verso il Rifugio Carè Alto (ore 5.30 di cammino) attraverso il Passo di Cavento. In circa ore 1.30 di cammino si raggiunge Cresta Croce sulla cui selletta venne collocato, il cannone dell’Adamello. Il Rifugio può anche essere il punto di partenza per la visita alla galleria scavata dall’esercito austriaco nel Corno di Cavento durante la Grande Guerra. Data la difficoltà tecnica l’itinerario richiede l’accompagnamento di una guida alpina. L’accesso alla galleria - visto il valore dei reperti, perfettamente conservati dal ghiaccio - è regolamentato e consentito solo su prenotazione (Società degli Alpinisti Tridentini tel. 0461 981871). D’inverno il rifugio è la base di partenza per numerosi itinerari di sci alpinismo o con le ciaspole: Adamello (3 ore), Corno Bianco (3 ore), Cima Cresta Croce e cannone (1 ora e 30), Cima Giovanni Paolo II (1 ora), Corno di Cavento (2 ore e 30), Cima Caré Alto (4 ore e 30), Cima Lares (2 ore e 30).


Info utili

Accessi alpinistici su ghiacciaio: da Bedole in Val Genova con il sentiero 212 fino al Rifugio Mandròn (raggiungibile anche da Passo Tonale attraverso la Vedretta della Presena e il Passo del Maroccaro) poi con il sentiero n. 239 attraverso la Vedretta del Mandròn (5 ore e 30); da Bedole con il faticoso sentiero n. 241 del Materòt e per la Vedretta della Lobbia (ore 5). In Primavera si può raggiungere il Rifugio partendo dal ghiacciaio del Presena, scendendo verso il Rifugio Mandron e risalendo per circa 2 ore di cammino (difficoltà EE).


Spiazzo
PASSO DELLA LOBBIA ALTA
t. +39(0465)502615
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