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RIFUGIO/CAPANNA CARE' ALTO "DANTE ONGARI"

Situato a 2459 metri sul livello del mare, il rifugio "Carè Alto-Dante Ongari" è aperto per la stagione estiva da giugno a settembre, dispone di 80 posti letto e di un bivacco invernale con 8 posti letto.


La collocazione del rifugio Carè Alto si presta per soddisfare le esigenze di tutti i frequentatori della montagna. Per gli alpinisti è la base di partenza per la vetta del Carè Alto, cima di grande interesse alpinistico e di grande soddisfazione, sui suoi versanti presenta vie di diversi gradi di difficoltà.
Anche altre cime circostanti presentano interessanti vie di salita in ambiente frequentato solo da animali selvatici. Gli escursionisti possono trovare itinerari adatti alle loro abilità ed effettuare attraversate in valli selvagge di rara bellezza. Gli appassionati di storia e di cultura alpina hanno a disposizione percorsi e reperti della Grande Guerra, "Mandre" e malghe in valli selvagge. Le famiglie interessate a vivere un'esperienza in alta quota possono godere di paesaggi e albe indimenticabili.
 Il nostro rifugio è un accesso ideale per la visita alla galleria del Corno di Cavento. Per gruppi ivi diretti, nel prezzo della mezza pensione è compreso il trasporto gratuito al rifugio del materiale alpinistico tramite teleferica.
Per qualsiasi informazione su pernottamento o altro, contattaci telefonicamente oppure via email.

Costruito poco prima della Grande Guerra questo Rifugio d’alta quota divenne presto un’imponente base militare dell’esercito austro-ungarico: i rifornimenti salivano al Rifugio in teleferica lungo la Val di Borzago e quindi venivano smistati lungo il fronte dei ghiacci dell’Adamello. Ora i segni della guerra si possono ancora leggere tra i massi di granito che circondano il Rifugio Carè Alto ma c’è anche la chiesetta in legno costruita dai prigionieri russi a ricordare la storia di questo luogo. E più in alto - a un’ora di cammino - un cannone Skoda, esattamente dov’era cent’anni fa. Ma non si sale quassù solo per la storia: il Rifugio è infatti la base di partenza per gli alpinisti che vogliono salire sul Carè Alto e sul Corno di Cavento e per gli escursionisti che vogliono attraversare i versanti orientali dell’Adamello.

Apertura
Dal 20 giugno al 20 settembre
Prima dell'escursione si consiglia di verificare l’effettiva apertura del rifugio contattando il gestore

Itinerari
Dal Rifugio Carè Alto si raggiunge il Rifugio Val di Fumo in 4.30 ore di cammino attraverso il Passo delle Vacche (difficoltà EE). La traversata verso il Rifugio Ai Caduti dell’Adamello (ore 6 di cammino) o le ascensioni al Caré Alto (ore 3 di cammino) e al Corno di Cavento (ore 4 di cammino) richiedono capacità alpinistiche. Basta 1 ora di cammino invece per arrivare alla Bocchetta del Cannone dove c’è ancora un reperto dell’artiglieria austriaca. Il Rifugio è il punto di partenza per la visita alla galleria scavata dall’esercito austriaco nel Corno di Cavento durante la Grande Guerra. Data la difficoltà tecnica l’itinerario richiede l’accompagnamento di una guida alpina. L’accesso alla galleria - visto il valore dei reperti, perfettamente conservati dal ghiaccio - è regolamentato e consentito solo su prenotazione (Società degli Alpinisti Tridentini tel. 0461 981871).


Info utili

Dalla Val di Borzago:


La Val di Borzago, raggiungibile da Pelugo o da Borzago, è l'accesso diretto e principale in ore 3.30 per il sentiero n.213 ben segnalato, in ambiente assai vario e grandioso. Dal Pian della Sega in val di Borzago si prende la vecchia mulattiera nel bosco, a tratti interrotta da una strada forestale, e la si segue fino alla malga Coel di Pelugo 1440 m. (ore 0.30) da dove parte la teleferica per il rifugio. Si prende il sentiero ben tracciato e si entra in un circo maestoso dominato da selvagge pareti e ripidissimi costoni; continuando con ripide e continue serpentine si arriva a un piccolo ponte dove il sentiero si biforca. Si prende a sinistra seguendo le frequenti segnalazioni e si sale fino al ripiano di malga Zucal 1507 m. Senza toccare la malga si continua per superare l'incombente gadio roccioso fino al fianco superiore dal quale inizia il lunghissimo crestone orientale del Carè Alto. Qui il sentiero corre un tratto pianeggiante verso sud, aggira il piede del crestone sopradetto sul lato della verde Val di Conca e riprende a salire fino a raggiungere il rifugio ore 3.30.


Dalla Val di S.Valentino:


Dalla Val di S. Valentino per la bocca di Conca. Itinerario poco frequentato ma vivamente consigliabile per l'ambiente solitario e selvaggio che percorre e per gli scorci grandiosi sui versanti meridionale e orientale del Carè Alto, offerti dalla parte superiore dell'itinerario. Dal Pian del Forno seguendo il sentiero 224 si risale tutto il Dosson passando accanto a malga Dosson ripristinata e adibita a ricovero fino a giungere il bivio che con il sentiero 222 porta a bocca di Conca quota 2678 e successivamente in un'altra ora di cammino si raggiunge il rifugio Carè Alto. Tempo totale di percorrenza 4/5 ore.


Dalla Val Siniciaga:


Dalla Val di Genova per la Val Siniciaga, il Passo Altar e la conca di Niscli. Più che di un normale accesso al rifugio si tratta di una lunga escursione abbastanza faticosa ma vivamente consigliabile per la bellezza dei luoghi, l'interesse storico del passo Altar, con i resti delle fortificazioni austriache della grande guerra e per l'ambiente solitario e grandioso. Dalla scala di Bo' dopo lo chalet da Gino in Val Genova, si prende la mulattiera che varca il Sarca al ponte del Casol 1006m., e seguendo il sentiero 215 si risale tutta la Val Siniciaga fino al passo Altar Ore 4.30. Dal passo si prosegue sempre a mezza costa per i ripidi pendii superiori della conca di Niscli e sempre per il sentiero 215 si arriva al rifugio Carè Alto quota 2459 ore 2 dal passo Altar. Tempo totale ore 6.30. Consigliamo di effettuare questo itinerario in senso inverso, cioè pernottando al rifugio Carè Alto e il giorno successivo, attraverso il passo a Altar scendere in Val di Genova.


Dalla Val di Lares:



Dal Lago di Lares, a cui si arriva seguendo il sentiero O 214 che sale dalla Val Genova attraverso laVal di Lares (ore 5), seguendo gli ometti si segue il costone roccioso che si diparte verso Ovest. Con itinerario panoramico che ripercorre le fortificazioni della Grande Guerra si giunge ai Pozoni e attraverso la Sella di Niscli seguendo il sentiero 215 si giunge al Rifugio (ore 4). Si consiglia di effettuare l'itinerario in senso inverso, pernottando al rifugio Carè Alto.


Dal rifugio Mandrone e dal rifugio Caduti dell' Adamello alla Lobbia Alta:


Rif. Mandron - Rif. Lobbia Alta - Passo di Cavento - Ghiacciaio di Lares - Rif. Carè Alto Itinerario alpinistico in ambiente maestoso e spettacolare. Tempo totale 6/7 ore.


Pelugo
BUS DEL GAT
t. +39 0461 948080
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